Per il secondo anno consecutivo C&C è Campione della Crescita

Anche quest’anno C&C ha ottenuto il titolo di “Campione della Crescita”, l’autorevole riconoscimento assegnato dall’Istituto Tedesco Qualità e Finanza (ITQF), in collaborazione con La Repubblica, alle 800 aziende italiane che nel triennio precedente hanno registrato il più alto tasso di crescita organica.

Con una crescita media annua del 25,34% nel triennio 2019-2022, C&C compare anche nel 2024 tra le 800 aziende italiane più virtuose, capaci di incrementare il loro fatturato, creare nuovi posti di lavoro e, in ultima istanza, contribuire al rilancio dell’economia del proprio settore di riferimento. C&C si posiziona al 394° posto complessivamente, mentre al 23° considerando le sole aziende del comparto alimentare. Tra le aziende del pordenonese si classifica terza, mentre all’interno del Friuli Venezia Giulia è nona.

La classifica, pubblicata oggi sull’inserto Affari & Finanza del quotidiano, si pone l’obiettivo di «dare notorietà alle realtà italiane che trainano l’economia e contribuiscono, grazie al loro dinamismo, a dare nuovi impulsi all’economia e alla società - come spiega Christian Bieker, direttore dell’ITQF. - Essere un’impresa con una forte crescita significa spesso anche poter fare il salto dalla piccola dimensione allo status di impresa di successo e puntare a diventare leader del proprio segmento di mercato.»

“Ottenere anche quest’anno il riconoscimento di Campioni della Crescita è per noi una conferma importante, ma non è certo un punto di arrivo - ha commentato Gianni Coassin, Fondatore e Titolare di C&C. - Stiamo lavorando a numerosi progetti per migliorare ulteriormente il servizio offerto ai nostri clienti ed essere sempre più competitivi”.

“In particolare - ha aggiunto il Direttore Generale Mattia Casati - stiamo perfezionando l’acquisizione di una cantina a Valdobbiadene, cuore del Prosecco DOCG, e stiamo realizzando un impianto di imbottigliamento all’avanguardia, interamente eco-sostenibile e alimentato esclusivamente con fonti alternative ad Annone Veneto, dove concentreremo la produzione dei nostri spumanti e dei nostri vini fermi, veneti e friulani”.

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